È arrivata a Milano da Varsavia nel 2017 per frequentare l’ultimo anno di Linguistica ed è finita a cantare il mambo pubblicando un album di canzoni dedicato a Sophia Loren. Nel frattempo Natalia Moskal ha creato la Fame art books and music, una casa editrice focalizzata sull’empowerment femminile che traduce in polacco icone dei diritti. Storie forti come quelle della giurista statunitense Ruth Bader Ginsburg, ma anche della scrittrice toscana Silva Gentilini. Il prossimo passo della sua carriera lo eviterebbe volentieri ma sente doveroso farlo: pubblicare in lingua ucraina un libro da distribuire gratuitamente ai bambini in fuga dalla guerra.

Stiamo preparando un libro di storie per bambini narrate da cinque cantanti polacche. Uscirà a maggio ma abbiamo deciso di anticiparne l’uscita solo per l’edizione in lingua ucraina

Racconta Natalia Moskal a NRW. «Lo regaleremo ai bambini ma si potrà anche acquistare per donare il ricavato in beneficienza».

La Lublino di Natalia Moskal

Natalia Moskal sospira profondamente ripercorrendo le proprie origini che in questo momento sono al centro delle pagine di cronaca: «I miei genitori abitano a Lublino, al confine con l’Ucraina, il posto in cui sono nata. La città si sta riempiendo velocemente di profughi che dormono per strada e nelle stazioni. È una situazione terribile che ci fa arrabbiare» racconta Natalia Moskal, parlando del luogo in cui è cresciuta fino agli anni dell’adolescenza e che ora sta accogliendo un fiume in piena di profughi in arrivo dall’Ucraina.

Successivamente, ha scelto di spostarsi a Varsavia per studiare Filologia inglese e traduzione, e di frequentare l’ultimo anno di università in Italia, dove si è messa a studiare linguistica italiana. «Non parlavo neanche una parola di italiano quando sono arrivata a Milano. Ho un problema serio con il congiuntivo… Una volta finita l’università ho deciso di restare in Italia anche se per il mio lavoro viaggio molto e vado spesso in Polonia per seguire gli eventi della mia casa editrice Fame art books and music, che ha sede a Varsavia».

L’empowerment femminile attraverso i libri

Natalia Moskal ha avviato la Fame art books and music nel 2015, quando ancora frequentava l’università. In un primo momento, però, la casa editrice si occupava soprattutto di musica figurando come etichetta per gli album di Natalia.

Nel 2020 sono arrivati anche i libri, edizioni straniere tradotte in polacco, secondo una selezione incentrata sulla scrittura di donne

«Abbiamo voluto dare alla casa editrice un’impronta al femminile, nel nostro catalogo ci sono solo tre uomini» precisa la giovane imprenditrice con l’aria di sapere bene quello che fa. «La prima autrice che abbiamo pubblicato è stata Esther Kreitman Singer, sorella maggiore dei più noti scrittori Isaac Basheevis e Israel Joshua Singer. Non era risaputo che anche lei scrivesse, anche perché le donne al tempo (gli anni Trenta e Quaranta, ndr) dovevano essere madri e mogli ma non potevano lavorare. I suoi libri erano pubblicati solo in yiddish e noi abbiamo voluto tradurli in polacco».

Nel 2020, dopo la scomparsa di Ruth Bader Ginsburg, la famosa giudice della corte suprema degli Stati Uniti icona della lotta per la parità di genere, Natalia Moskal ha comprato i diritti della sua autobiografia dal titolo My own words

«Era una donna intelligente e coraggiosa che ha cambiato la storia e non solo giuridica» commenta con ammirazione. Per Natalia è importante raccontare storie di donne che hanno lasciato il segno e hanno fatto la differenza. Anche storie dolorose, come quella dell’autrice toscana Silva Gentilini. «A febbraio abbiamo pubblicato il suo Le formiche non hanno le ali, edito in Italia da Mondadori. Un libro molto bello che parla di una storia difficile e commovente. In Polonia sta piacendo molto».

La musica da Aretha Franklin a Sophia Loren

Con un filo di amarezza Natalia Moskal confessa che sperava che la musica potesse diventare il suo lavoro principale. «Ma la vita ha sempre altri piani» aggiunge saggiamente, ritenendosi fortunata perché lavora comunque con la cultura e l’arte. Ha cominciato a cantare da bambina partecipando a festival e concorsi, poi ha iniziato a scrivere le sue canzoni che nel 2017 sono confluite nel primo album Songs of myself, puro elettropop in inglese.

Anche la mia musica prende ispirazione dalle donne. Amo le voci forti come quelle di Etta James e Aretha Franklin che hanno scritto la storia della musica. E il mio ultimo album del 2020 è ispirato a Sophia Loren, un’altra donna di carattere.

Si chiama There is a star ed è composto da 14 tracce che ha cantato lei o che fanno parte delle colonne sonore dei suoi film. Oltre a quest’album Natalia Moskal ha pubblicato un ep in polacco e a dicembre 2021 alcuni singoli natalizi. «Ora non ho molto tempo per la musica, purtroppo, ma sto già iniziando a buttare giù qualcosa per il futuro. Non voglio assolutamente smettere di cantare, è una passione troppo grande».