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Al confine ucraino trafficanti di esseri umani europei si aggirano tra le donne e i bambini rifugiati, cercando di ingannarli e rapirli. I volontari che pattugliano il confine polacco per scovare i trafficanti denunciano una pericolosa lacuna nella protezione dei rifugiati vulnerabili.

« Per i predatori e i trafficanti di esseri umani, la guerra in Ucraina non è una tragedia», ha avvertito António Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite su Twitter. «È un’opportunità – e le donne e i bambini sono gli obiettivi».

Trafficanti al confine ucraino: le testimonianze

Dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, la Polonia ha accolto circa 2,25 milioni di rifugiati. Sfollati e disorientati, senza idea di dove andare, i rifugiati sono costretti a riporre la loro fiducia in estranei.

«Il problema della tratta di esseri umani è che la maggior parte dei trasporti e degli aiuti non sono organizzati. Sono offerti da volontari che arrivano da tutta Europa con le loro auto private. Quindi in tutti i punti di accoglienza, ci sono diverse organizzazioni che cercano di creare un sistema di tracciamento», ha dichiarato un volontario della Croce Rossa polacca al Guardian.

La solidarietà che si è dimostrata nei confronti degli ucraini è tanta e ammirevole, ma il rischio vero è che qualcuno si approfitti della situazione

Teresa Szkaluba è una volontaria polacca che ha raccontato la sua esperienza a NRW. «Sono qui dal 6 marzo, ho visto passare più di un milione persone» dichiara. «Abbiamo visto due o tre furgoncini di uomini italiani che dicevano di voler aiutare ma sceglievano solo le ragazze giovani. Sembrava fossero lì a selezionare le profughe più belle. E allora li abbiamo allontanati».

I volontari di altri centri di accoglienza hanno anche visto uomini in uniforme militare non affiliati con alcuna autorità ufficiale comportarsi in maniera sospetta. Nel già caotico mix di gruppi di aiuto, forze dell’ordine e volontari locali, l’arrivo di individui in abiti militari crea confusione su chi siano davvero i membri delle forze di sicurezza ufficiali ai punti di confine. Una situazione che aiuta i trafficanti, sottolineano gli esperti. I controlli dei volontari e di chi arriva al confine con l’intento dichiarato di aiutare si sono fatti molto più stringenti.

Le donne e i bambini ucraini rifugiati in Germania sono ad alto rischio

Nei giorni scorsi, mentre migliaia di persone dall’Ucraina arrivavano alla stazione principale di Berlino, la polizia tedesca ha confermato le voci che circolavano: alcuni rifugiati erano stati avvicinati da persone losche che offrivano loro una dimora gratis.

Si prega di ricordare che ci possono essere criminali in movimento alla stazione centrale di Berlino che vogliono trarre profitto dalla situazione dei rifugiati di guerra, così avverte il governo di Berlino sul sito web che ha istituito per i rifugiati provenienti dall’Ucraina

Il ministro degli Interni della Baviera, Joachim Herrmann, è preoccupato che le donne rifugiate vengano sfruttate. Il ministro ha dichiarato all’agenzia di stampa EPD che è importante garantire che le donne ucraine a cui viene offerto un alloggio privato non diventino vittime di violenza.

Le donne sfruttate per la riproduzione e il sesso, i bambini per le adozioni

Dei quasi quattro milioni di ucraini in fuga dal Paese, uno e mezzo è composto da bambini che, oltre al racket della prostituzione, rischiano di essere oggetto del traffico delle adozioni fraudolente. L’improvviso flusso di migranti dall’Ucraina, la mancanza di controlli per via dalla guerra e dallo Stato assente, espone maggiormente i profughi al rischio del traffico, anche perché questo conflitto avviene in un contesto particolarmente delicato. La tratta delle donne e dei bambini in Ucraina e nelle regioni limitrofe esisteva da prima della guerra e le reti criminali sono molto attive e ricettive in queste zone.

«È una forma molto specifica di traffico in cui ci sono due vittime», ha spiegato Claire Healy, un’esperta delle Nazioni unite sul traffico degli esseri umani al blog di Oprah Winfrey. «C’è una donna o una ragazza che è costretta a rimanere incinta o che viene reclutata mentre lo è per l’adozione illegale. Il bambino è la seconda vittima. Penso che in questo contesto, in cui donne e bambini viaggiano da soli, vi sia un alto rischio di questo tipo di tratta».

«Prima del conflitto, l’Ucraina era un importante centro di maternità surrogata per gli occidentali», continua. «Penso per questo motivo che anche i bambini ucraini siano estremamente vulnerabili al traffico per l’adozione illegale, perché alcune culture attribuiscono un valore maggiore ai bambini che assomigliano ai genitori».

I trafficanti intercettano le vittime anche online

«Offriamo sostegno e consulenza in ucraino, russo e inglese per tutte le sex workers in fuga dall’Ucraina»,  spiega un post della pagina Instagram Trans sexwork: una rete, come si legge della descrizione della pagina, che fornisce un servizio di supporto peer to peer da parte di persone che lavorano nella prostituzione in Germania. I commenti al post sono stati chiusi, mentre in altri contenuti della pagina gli utenti si indignano per la promozione della prostituzione alle ucraine rifugiate.

I fattori che spingono le donne ucraine ad accettare offerte online apparentemente generose per sfuggire alle loro difficoltà aumentano in tempo di guerra.

Irena Dawid-Olczyk, che dirige La Strada, una ong con sede a Varsavia, ha dichiarato alla Bbc che i tentativi di reclutamento di vittime online sono molto diffusi, comprese le offerte di viaggiare in Turchia o in Messico. Si trovano persino offerte che specificano l’età richiesta dei bambini

La Commissione europea sta prendendo delle misure per stroncare il fenomeno. Ylva Johansson, Commissario europeo per gli Affari interni, ha dichiarato lunedì scorso durante una visita in Estonia che la Commissione europea ha lanciato una rete di coordinatori anti-tratta: «Non dobbiamo aspettare di avere la prova di un nutrito traffico di esseri umani perché allora potrebbe essere troppo tardi», ha dichiarato.