C’era una volta l’uomo nero, il babau dell’infanzia più agitata. C’era una volta e adesso per fortuna non c’è più. Adesso c’è la tata marrone ma è tutta un’altra bella storia. La tata marrone si chiama Edwige Guiebre, è nata in Burkina Faso, è in Italia da quando aveva dieci anni e si è sempre occupata di bambini. Di questo suo lavoro di educatrice, ne racconta nel libro La tata marrone pubblicato da Europa Edizioni. Un libro carico di amore per i bambini come pochi. Dove lei racconta dei suoi piccoli, incantati dal colore della sua pelle, ai quali spiega di essere marrone perché arriva da un Paese molto caldo e dove il sole picchia forte. Una spiegazione semplice, che soddisfa i bambini, scevri di pregiudizi o peggio ancora del peggior razzismo. Cose che invece trova nei genitori, mamma e papà, che la guardano non con la curiosità innocente ma con timori ancestrali, sospettosi di tutto e di tutti. A loro non degna uno sguardo. Si fa infastidire dalle loro occhiate e per questo ai loro occhi la tata marrone diventa blu. Una trasfigurazione che riesce a pochi, ma non a Edwige la tata marrone che fin da piccola chiamavano la fata dei bambini. Fabio Poletti

Edwige Guiebre
La tata marrone
2020 Europa Edizioni
pagine 38 euro 9,50

Per gentile concessione dell’autrice Edwige Guiebre e di Europa Edizioni pubblichiamo un estratto dal libro La tata marrone.

Nelle scuole di Modena si aggira una tata molto speciale: si chiama Edwige, ma si fa chiamare Eddy. Eddy, la tata marrone.
La tata marrone… ops… Eddy è una tata molto dolce, gentile, sensibile e sempre disponibile. I bambini che incontra le dicono che è una tata molto bella, con quei suoi occhi neri tranquilli, sempre attenti e fissi su di loro, sulle cose e su tutto ciò che le sta accanto.
Ha la faccia rotonda come il cocomero, tondo, tondo. Ha il naso a patata e, al posto dei soliti capelli lisci, porta delle trecce.
Quando sorride mette in mostra i suoi denti bianchissimi che la fanno apparire ancora più giovane e bella.
La tata Eddy si preoccupa, però, di non far notare troppo la sua presenza.
La tata marrone ha una missione speciale: viene inviata nelle scuole per aiutare i bambini che manifestano il bisogno di un aiuto particolare. Li accompagna nella loro quotidianità e li segue “hic et nunc”, cioè “qui e ora”, occupandosi di loro in tanti modi: insegna ad aver cura di sé, del proprio stato di igiene, ma non solo. Il suo ruolo è quello di creare uno spazio di pensiero dove la condivisione aiuti i bambini nella percezione del proprio posto nell’ambiente che li circonda; spiega loro come contenere l’aggressività, dà ascolto alle loro fragilità e blocca sul nascere le situazioni pericolose. Ma soprattutto li aiuta a riflettere, spiegando quali sono le regole da condividere e dando parola al loro agire.
È proprio questa la missione speciale che la tata marrone compie ogni volta che viene chiamata per uno specifico bambino. A volte sembra quasi una missione impossibile, ma a lei piace perché adora stare con tutti i bambini del mondo.
Come ogni tata speciale che si rispetti, anche Eddy ha dei poteri speciali: ad esempio riesce a leggere i pensieri dei bambini e, a volte, anche quelli degli adulti.
La tata Eddy è capace di percepire l’energia delle persone: tutto è energia! I nostri corpi sono come spugne che assorbono tutto ciò che ci circonda.
La tata marrone, dicevamo, ha la fortuna di avere questo bellissimo potere, che la allontana da tutto ciò che lei considera negativo.
Questa è la ragione principale per la quale alla tata marrone piace tanto, anzi tantissimo, stare a contatto con i bambini: perché in loro trova solo energia positiva!
Quando entra nelle scuole, alcuni bimbi la fissano incuriositi, increduli, sorpresi… lei però sa già che cosa le vogliono chiedere quelli più curiosi: le chiederanno come mai si trova nella loro sezione, oppure perché ha la pelle di quel colore così marrone.
La tata Eddy sorride comprensiva e risponde: «Ho la pelle di questo colore perché sono nata in un Paese in cui il clima è sempre caldo e, essendoci tanto caldo, il mio corpo ha prodotto una sostanza chiamata melanina, che serve a proteggermi dal sole!».
La tata aggiunge subito. «Sono qua perché vi vorrei tanto conoscere: oggi sono in missione speciale di sorveglianza».
Quando la tata Eddy entra nelle scuole non ci sono solo i bambini con i quali confrontarsi. Ci sono anche le signore delle pulizie, che con la loro bacchetta magica rendono la scuola pulita in un battibaleno; ci sono le altre maestre e ci sono le mamme: ebbene, queste la fissano sempre di più, come se fosse un po’ troppo marrone.
Ma lei, grazie ai suoi poteri magici, riesce a leggere nei pensieri di tutte loro. A volte quello che legge non la fa proprio sorridere, anzi non le piace affatto, allora scuote la testa nel tentativo di eliminare le brutte percezioni e non pensarci più.
Però succede anche un’altra cosa. Quando i grandi la fissano con insistenza, lei si trasforma, cambia colore. Dal marrone diventa blu, che nel linguaggio dei colori delle emozioni rappresenta la tristezza. Ma, poi, ecco che si ricorda dei pensieri innocenti, della spontaneità dei bambini e allora torna a sorridere allegramente, diventa gialla, sorride ancora. Ora la tata Eddy è felice e ritorna del suo colore, il colore marrone.
Sì, bambini, se c’è una cosa che non piace alla tata Eddy è essere fissata con insistenza.

© 2020 Gruppo Albatros Il Filo S.r.l., Roma