La tragedia subita da Saman Abbas è un filo che porta ad altre storie drammatiche che non dovremmo ignorare né dimenticare. E non mi riferisco solo alle vittime dei matrimoni combinati che si ribellano, ma anche alla scomparsa di migliaia di giovani (non solo donne) di cui si occupa l’associazione Penelope, costituitasi parte civile nel processo che si terrà a febbraio per l’omicidio di Saman. Nata nel 2002 da un’idea di Gildo Claps, fratello di Elisa Claps, scomparsa a Potenza nel 1993, l’associazione Penelope ha deciso di costituirsi parte civile «perché il dramma di Saman ha suscitato un’onda di indignazione di tutte le madri che vivono sospese da anni, talvolta da decenni, nell’attesa di ritrovare il corpo dei propri figli e ottenere giustizia», mi ha detto l’avvocato dell’associazione, Barbara Iannuccelli. Come Cristina Golinucci, scomparsa 30 anni fa dopo essere uscita di casa per andare al Convento dei padri Cappuccini di Cesena, dove aveva un appuntamento con il suo confessore e padre spirituale, padre Lino. Sua madre, Marisa Degli Angeli, mi ha raccontato il dramma dell’attesa, la battaglia per convincere gli inquirenti che non si trattava di allontanamento volontario. Ora il suo caso verrà riaperto e spero che la signora Marisa, la Penelope dell’Emilia Romagna, possa in futuro ritrovare un po’ di pace. Sono tante le giovani scomparse che non sono mai state ritrovate o catalogate come persone che si sono allontanate volontariamente perché, come ci ha detto l’avvocato Iannuccelli con amara ironia «Gli ufo non esistono». Tutte le madri dell’associazione hanno voluto chiamarsi Penelope per rammentare la loro attesa, straziante e infinita. E quando hanno visto il video della mamma di Saman che gioca con la figlia prima che venga inghiottita dal buio, hanno sentito una profonda lacerazione. Dopo avermi raccontato la storia di Cristina, la signora Marisa Degli Angeli, mi ha detto con determinazione e generosità: «Dobbiamo fare in modo che non ci siano più altre Saman».
Dal Report del primo semestre del 2022 del Viminale emerge che le denunce di persone scomparse presentate dal 1°gennaio al 30 giugno 2022, sono state 9.599: 53 al giorno. I ritrovamenti sono stati 5.024. In media una persona sparita su 4 è una bimba, una ragazza o una donna
Per questo motivo, l’angoscia per le giovani punite perché si sono ribellate a un matrimonio combinato non dovrebbe farci dimenticare tutte le altre giovani donne scomparse che non si sono allontanate volontariamente. In nome di Saman Abbas.