Ouidad Bakkali in Parlamento e Paola Egonu in Nazionale. Due di noi. Due giovani donne italiane che inverano tutti i cambiamenti della società e ci rappresentano. Ouidad Bakkali è stata eletta in Parlamento in una legislatura che sarà problematica (anche) sui temi delle diversità. L’abbiamo seguita fin dall’inizio perché sapevamo che la sua forza e lungimiranza l’avrebbero premiata. E così è stato. In passato si è parlato molto di lei perché il 13 novembre 2015 era a Parigi, in uno dei locali attaccati insieme al Bataclan. È diventata assessora solo pochi anni dopo aver finalmente ottenuto il diritto di voto. Nel 2019, in un’intervista a NRW, ci ha detto
Per i nuovi italiani il voto sancisce il proprio essere. È la chiusura del cerchio per far parte di una comunità a tutti gli effetti. Scegliere i propri rappresentanti politici è anche una cosa simbolica che ci tiene tutti insieme
Successivamente, è diventata presidente del Consiglio comunale di Ravenna e vicesegretaria del Pd in Emilia Romagna. L’abbiamo scelta per la classifica dei politici da tenere d’occhio nel 2022 e infatti non ci ha deluso. Origini marocchine, al Festival delle nuove generazioni di Bologna, il 18 dicembre scorso ha parlato della pluridiversità: il termine più appropriato per spiegare la complessità di una società multiculturale e ridurre ulteriormente la distanza fra “noi” e “loro”. Una di noi perché Ouidad Bakkali è una fondamentale interprete della società contemporanea. Arrivata a Montecitorio ha scritto queste parole che trovo immense.
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Anche Paola Egonu è una di noi. Una straordinaria atleta che ha posto il problema del razzismo e delle discriminazioni nel mondo dello sport (e non solo). E ha deciso di prendersi una pausa perché sfibrata dagli attacchi degli haters. Paola Egonu da anni è una delle più forti giocatrici al mondo. Con i colori dell’Italia, ha vinto gli Europei nel 2021 e l’argento ai Mondiali del 2018. Il 15 ottobre ha alzato al cielo una medaglia, quella di bronzo, ma a bordo campo sono state riprese le sue lacrime mentre diceva: «Non puoi capire, non puoi capire. Sono stanca. Mi hanno chiesto perché sono italiana. Questa è la mia ultima partita in Nazionale». Eppure Paola Egonu è una di noi. Un’atleta veneta che dovremmo porre sul podio per il suo talento. Fine. Le sue lacrime fanno male. Ouiddad Bakkali e Paola Egonu sono due donne che dovrebbero essere valorizzate per i loro talenti e non per le proprie origini. Sono due di noi.
Il workshop sulla Diversity leadership nelle aziende a Vicenza
Foto di Maki Galimberti
Si svolgerà il 28 ottobre nella sede della Confindustria Vicenza l’ultimo incontro del ciclo Diversity leadership organizzato da Nuove Radici e il Consolato Generale Usa di Milano, dedicato agli imprenditori italiani e a quelli di origini straniere. Fra i partecipanti ci sarà Hamed Ahmadi, fondatore della catena Orient Experience, scelto dal Michelle Obama per la sua serie Netflix. All’incontro ci sarà anche sua sorella Zahra Ahmadi, attivista e imprenditrice, che ha fondato uno dei ristoranti più famosi di Kabul, prima della sua fuga dai talebani. Interverranno anche Carla Lotto della multinazionale Xylem Europe sul tema dell’equilibrio e diversity come missione, ma anche come leva della crescita per avvicinare etica e business; Luciana Silvestri, socia fondatrice de La Giardiniera di Morgan, che spiegherà la sua filosofia inclusiva sull’impresa come comunità; Alice Carollo, amministratore delegato e presidente diAlpacom srl, interverrà sull’importanza della Diversity leadership in Veneto come opportunità mentre Bassel Bakdounes, Ceo di Velvet Media, parlerà della forza delle visioni e delle rigenerazioni imprenditoriali. Nel pomeriggio il workshop sarà coordinato da Anass Hanafi, presidente di Nili, il Network Italiano dei Leader per l’inclusione, e da Ronke Oluwadare, psicologa e formatrice che osserva: «Credo fortemente sia tempo che la pluralità venga non solo rappresentata, ma anche valorizzata all’interno di ogni contesto organizzativo. Il lavoro è uno dei luoghi chiave per molti giovani e adulti, quindi le aziende non possono permettersi di rimanere indifferenti a questo aspetto»
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A giovedì prossimo!