Il mal governo delle migrazioni e la voce del sen fuggita (che) poi richiamar non vale. Il penoso dibattito in Senato sul decreto legge Cutro che si è accartocciato su sé stesso – e sul diktat della Lega che vuole eliminare la ex protezione umanitaria poi diventata protezione speciale contro ogni logica, la Costituzione e i trattati internazionali – vale la citazione di un verso di Pietro Metastasio.
Così come vale per le sparate del ministro per l’Agricoltura, la Sovranità alimentare e le Foreste Francesco Lollobrigida che, sul tema spinoso della detanalità, ha affermato che non possiamo arrenderci all’idea della sostituzione etnica, salvo poi affermare la sua ignoranza riguardo alla teoria complottista del piano Kalergi. Un edificante esempio della voce del sen fuggita (che) poi richiamar non vale
La premier Giorgia Meloni insiste sul fatto che la protezione speciale esiste solo in Italia. E ha ragione perché in almeno 18 Paesi europei ci sono diverse forme di protezione umanitaria, mentre la protezione speciale è stata introdotta dai decreti Sicurezza voluti da Matteo Salvini durante il suo drammatico mandato al Viminale. Come in Germania che nel 2022 ne ha concesse 30mila e dove vige il criterio della Duldung: la tolleranza verso chi ha ricevuto un ordine di espulsione e non ha ottenuto la protezione internazionale. In Italia invece, nel 2022 sono stati 10mila i migranti che hanno beneficiato della protezione speciale. La maggioranza litiga, ma fa tanto rumore per nulla perché, come vi ho raccontato due settimane fa, la maggior parte delle persone che arrivano dal Mediterraneo o dalla rotta balcanica, poi proseguono il loro viaggio verso l’Europa più civile.
Nel frattempo, vi voglio raccontare cosa succede al tribunale di Crotone dove alcuni superstiti del naufragio di Cutro sono stati ascoltati durante gli incidenti probatori per ricostruire le dinamiche del naufragio, nell’indagine in corso sugli scafisti che hanno guidato il barcone dalla Turchia fino alle coste della Calabria.
Motjabu, iraniano, ha raccontato che durante il viaggio uno degli scafisti avrebbe girato un video nel quale veniva chiesto ai migranti di inneggiare a colui che si presume sia stato l’organizzatore della tragica traversata: il trafficante che aveva “l’agenzia viaggi” in Turchia. Il filmato sarebbe stato realizzato anche nella zona sottocoperta dove donne, bambini e uomini urlavano di terrore. «Siamo arrivati in Italia che era ancora notte. Ci facevano stare sottocoperta. A un certo punto Khalid (il presunto scafista) ci ha mostrato su un telefono che eravamo vicini alla spiaggia. Il mare era molto agitato e avevamo paura di morire, di annegare. Abbiamo chiesto agli scafisti di chiamare la polizia. Sono salito per fumare e ho detto ai membri dell’equipaggio che sotto c’erano donne e bambini, ma rispondevano in modo maleducato».
Faccio qui la stessa domanda che ho fatto sulla barca: con una barca del valore di 20mila euro, per guadagnare un milione di euro avete ucciso donne e bambini. A chi risponderete per quello che avete fatto?
Leggete queste parole pronunciate in tribunale dal superstite iraniano sulla strage che ha ucciso 94 persone perché non le troverete da nessuna parte.
«Ero seduto proprio nel punto in cui la barca ha colpito lo scoglio. Nel momento dell’impatto, tutte le donne i bambini piangevano. Avevo perso gli occhiali ma ho visto uno dei contrabbandieri rompere il vetro della cabina per scappare. Le onde erano molto alte, mi sono aggrappato a un pezzo di legno, aspettavo la morte, ho aiutato una madre con un bambino. Dopo qualche minuto ho visto delle luci. Sono stato trasportato dalle onde che mi ricacciavano indietro ogni volta che pensavo di aver raggiunto la spiaggia. Ho visto di nuovo la morte davanti a miei occhi. Poi un’onda molto forte mi ha catapultato sulla spiaggia. Le prime luci che ho visto sono state quelle dei soccorritori. Avevo la mano ferita ed entrambe le gambe e il braccio destro».
La sua domanda urlata agli scafisti su quanto valesse la loro barca rispetto alle vite delle persone morte è anche un interrogativo al Governo, alla maggioranza che litiga e si confonde sugli emendamenti e approva restrizioni che aumenteranno di nuovo gli irregolari. Oggi il Senato ha approvato il decreto Cutro con 92 voti favorevoli e 64 contrari. Il provvedimento del governo passa ora alla Camera, che lo deve convertire entro il 10 maggio, confermando la stretta sul rilascio della protezione speciale a chi non ha ottenuto la protezione internazionale ma non può essere espulso o respinto perché a rischio di persecuzione, della vita e di violazioni sistematiche di diritti umani, trattamenti inumani o tortura. Verrà ridotta drasticamente la possibilità per chi ha già ottenuto la protezione speciale di ottenere permessi di soggiorno e poter lavorare, anche per chi è nel nostro Paese a causa di gravi calamità e per cure mediche. L’unica concessione pare essere quella per i matrimoni forzati: nel testo è stata inserita una norma per concedere il permesso di soggiorno alla vittima straniera che venga costretta o indotta a contrarre un matrimonio forzato.
Una volta stabilita la responsabilità degli scafisti che hanno contribuito alla strage di Cutro, ascolteremo altre sparate sul mal governo del flusso dei migranti e poi rinnegate da una maggioranza per la voce del sen fuggita (che) poi richiamar non vale.
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