Cosa non dimenticare mai sull’Ucraina: crimini di guerra e stupri. Alyona Kryvuliak, psicologa dell’organizzazione ucraina La Strada che si occupa di traffico di esseri umani e di violenze di genere, è molto prudente. Treccia lunga nera, volto pallido, è lei che sta dall’altra parte della linea telefonica che serve a denunciare gli abusi sessuali avvenuti in tutto il Paese. Diverse organizzazioni, da sempre impegnate nel contrasto alla violenza contro le donne, hanno dato la disponibilità per raccogliere segnalazioni, offrire supporto psicologico e assistenza legale, fornire informazioni alla Procura Generale. «Non entrerò nei dettagli né racconterò le storie dei 21 casi che abbiamo individuato», esordisce con un tono duro. L’argomento infatti è più che delicato e non facile da documentare, nonostante i giornalisti ne abbiano scritto parecchio. Si è parlato tanto del caso della donna violentata nella sua casa di Bohanidvka, piccolo villaggio del distretto di Brovary, a una ventina di chilometri da Kiev. La sua denuncia ha permesso alla Procura generale di Kiev di individuare il soldato Mikhail Romanov, diventato il primo imputato per “stupro di guerra” in Ucraina. Trasformare le confessioni intime in casi giudiziari è il compito che il ministero degli Affari Interni ha affidato a una speciale forza mobile della polizia nazionale nel Nord dell’Ucraina, dopo il ritiro dei russi dai villaggi occupati. I casi aperti e inviati alla Procura Generale sono pochissimi però, confrontati con i 15mila dossier di presunti crimini di guerra, perché non è facile che una vittima si esponga e soprattutto non è facile trovare le prove, dato che molti dei cadaveri dei civili uccisi trovati erano carbonizzati. Il tema è delicato anche per la sua dimensione politica: la Commissaria dei diritti umani è stata rimossa dal suo incarico per la disinvoltura con cui ha comunicato le violenze dei russi su donne e bambini e Il 19 luglio il Parlamento ha destituito anche la procuratrice generale Iryna Valentynivna Venediktova , ufficialmente per via della presenza di collaborazionisti all’interno del suo staff.
I am leaving my position, but I will keep working for 🇺🇦. I thank all my colleagues for their dedication and thirsty work. Grateful to the international partners for unprecedented support of 🇺🇦 on the justice front, particularly in the #RussianWarCrimes investigations 2/2
— Iryna Venediktova (@VenediktovaIV) July 19, 2022
Cosa non dimenticare mai sull’Ucraina: crimini di guerra e stupri
Alyona Kryvuliak, mi spiega che fra i 21 casi seguiti da La Strada, ci sono anche bambini che hanno assistito alle violenze, adolescenti e una coppia anziana.
Hanno chiamato da Kharkiv, dai territori occupati, dal Donbas e dalla provincia di Kiev. Tutti hanno bisogno di non sentirsi soli, al sicuro. E alcuni dicono che hanno pensato di non farcela a sopportare quello che gli era successo, di aver pensato di uccidersi. Noi li ascoltiamo, facciamo in modo che non si sentano colpevoli perché non hanno più la forza per reagire»
Gli operatori danno anche consigli legali perché alcuni sperano di riuscire a rintracciare i responsabili. E quando è necessario, gli operatori de La Strada passano le informazioni alla Procura Generale che indaga sui crimini di guerra. Il sentimento comune delle vittime della barbarie russe? «Il terrore, l’incapacità di trovare la forza per andare avanti, la paura di non riuscire più a sentirsi sicuri a casa loro, anche nei territori liberati». Alyona Kryvuliak aggiunge che è terrificante per tutti ascoltare i racconti dei crimini di guerra, che sono tutti scioccati, che non capiscono perché i russi vogliano eliminare tutti i civili ucraini. Al 148 giorno della guerra, non dimentichiamolo. Distratti dalle nostre miserie politiche, dalle nostre incertezze sul futuro, non dimentichiamo i crimini di guerra e gli stupri che gradualmente stanno emergendo in Ucraina.