Editoriale NuoveRadici.world

È la settimana di Sanremo e a me è tornata in mente una canzone-tormentone di Enzo Jannacci: Ci vuole orecchio. Sì, perché per fare certe cose ci vuole orecchio, come cantava uno degli artisti italiani più amati del Novecento. Ci vuole orecchio per distinguere le buone canzoni e riconoscere le stecche. Ci vuole orecchio per capire cosa comporterà la chiusura di uno dei centri per chiedenti asilo più grandi d’Italia: il Cara di Mineo, ghetto siciliano da sempre crocevia di illegalità a cielo aperto e non di integrazione. Seguiremo la graduale chiusura voluta dal Governo e le implicazioni per gli ospiti, sapendo che sono a rischio emarginazione quelli che hanno ottenuto la protezione umanitaria abolita dal decreto sicurezza, ma su NuoveRadici.World non leggerete mai affermazioni in difesa del Cara di Mineo, anzi.

Per fare certe cose ci vuole orecchio. E infatti per potenziare la nostra narrazione abbiamo piazzato sensori oltre confine. Raccontiamo le storie dei nuovi cittadini europei, vi offriamo strumenti infografici per fare paragoni fra tutti gli studenti europei provenienti da Paesi non Ue. Con una notizia che non è stata colta: gli ultimi dati Istat parlano di una percentuale molto alta dei figli di immigrati iscritti alle università italiane nel bienno 2016/2017: il 34%. Una cifra che da sola racconta la velocità del cambiamento sociale che stiamo intercettando (con un po’ di orecchio appunto). E nei prossimi giorni Costanza de Toma scriverà di nuovo report sulle migrazioni. Con oltre 53 milioni di immigrati sparsi in tutta Europa — pari al 10% della popolazione complessiva, di cui uno su tre ha una laurea.  

E infine vi voglio parlare delle nostre affannate corse e rincorse per continuare a crescere. Da marzo in poi, NuoveRadici.World sarà ospite di alcuni importanti convegni e tavole rotonde dedicate sia al tema degli studenti sia più in generale all’integrazione. E vi annuncio che finalmente la nostra community si incontrerà l’11 marzo, a Milano. Tenete a mente questa data in cui organizzeremo una serata enogastronomica dedicata a chi ci legge, ci scrive, ci racconta le sue storie. È ora di guardarsi negli occhi, offline, per raccontare in modo dettagliato i nostri progetti e poter ascoltare alcuni protagonisti delle nostre storie che hanno ispirato la nostra rotta. Si, perché per immaginare cosa diventerà la nostra società ci vuole orecchio.

Dopo il caso Sea Watch, analisi della pericolosa controversia sui minori ai tempi dei porti chiusi

La legge Zampa tutela i minori stranieri non accompagnati, ma solo dopo l’approdo. Eppure dovrebbe prevalere il supremo interesse dei minori. Una questione complicata che rischia di essere un boomerang per il Governo analizzata da Vitalba Azzollini.

Se la vita da rifugiato diventa uno spietato gioco di simulazione o peggio un road show

Tra il reality australiano “Torna da dove sei venuto” e “Un giorno nella vita di un rifugiato” al WEF di Davos, capita che giochini di simulazione vengano spacciati per modi di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dei migranti.

Dopo Sanremo, vi farà bene: con River to River arriva a Milano il cinema indiano che ribalta qualche certezza

Cristina Piotti, freelance italo-indiana, nel tentativo di vivere una eterna primavera, si divide tra Mumbai e Milano, monsone permettendo. Scrive di India per gli italiani e di Italia per gli indiani. E ha sentito l’urgenza di scrivere per NuoveRadici.World per aiutarci a far capire meglio quale sia il recondito segreto che si cela dietro l’abusata parola integrazione. Il suo esordio sulla rassegna cinematrografica dedicata all’India River to River che inizia l’8 febbraio allo spazio Oberdan di Milano.

Analisi infografica sull’aumento degli studenti di origine straniera nati in Italia. Anche nelle università

L’analisi dei dati sugli studenti di origine straniera che aumentano e compensano il crollo di quelli italiani.  Dalle statistiche emerge una notizia che fa riflettere: il 34% di immigrati di seconda generazione si iscrive all’università.

Dalale Belhout, simbolo di orgoglio e riscatto delle nuove generazioni di europei

Nata in Francia da genitori algerini, ha 31 anni. Il desiderio di rivalsa l’ha fatta emergere. Ha fondato una società di consulenza e l’associazione Attrape ton avenir (‘acchiappa il tuo avvenire’) per aiutare i suoi coetanei. Costanza de Toma l’ha incontrata a Bruxelles al lancio dell’iniziativa Diaspora Vote per coinvolgere i giovani di seconda generazione nella politica.