Editoriale NuoveRadici.world

L’anno bisesto e funesto che mai avremmo immaginato di vivere si chiude oggi all’insegna dell’incertezza e della speranza di tornare ad avere la nostra libertà. Nell’ultimo giorno dell’annus horribilis, vogliamo solo dirvi grazie di esserci stati, di averci seguito con interesse e curiosità. E farvi gli auguri per un ritorno al futuro nel 2021. In questi giorni sto leggendo il libro-reportage Born to run del giornalista americano Christopher McDougall che mi fa sognare. Parla della tribù di indigeni corridori, i Tarahumara, che vivono nei canyon messicani Copper della Sierra Madre e sono capaci di percorrere distanze lunghissime sulle montagne rocciose con ai piedi dei sandali fatti a mano. Lo fanno perché per loro correre è naturale come respirare e perché non devono battere nessuno. Lo fanno per accorciare le distanze in un territorio sconfinato e per la gioia di correre. Ed è così che voglio immaginare per noi, e per voi, il 2021. Un ritorno alla gioia. Una corsa verso la libertà di poter svincolarci ancora di più da una narrazione stereotipata.

Infatti presto lanceremo una sorta di festival virtuale per fare un ulteriore scatto in avanti e raccontare i multipli talenti delle nuove generazioni di italiani che percorrono lunghe distanze, in salita, per la gioia di raggiungere nuovi traguardi

Del resto il magazine Time ha recentemente immortalato Gitanjali Rao, inventrice a soli 15 anni di un dispositivo per testare l’inquinamento da piombo nell’acqua potabile. E se sarà la scienza a salvarci, a sottrarci al ristagno, alla paura, al Covid, l’immagine di Gitanjali Rao è per noi ancora più simbolica, visto che si tratta di una teenager indoamericana che ha già percorso lunghissime distanze. Certo, non dimenticheremo le ingiustizie, le discriminazioni, le emergenze umanitarie, dalla Libia alla Bosnia. Soprattutto dopo che l’anno si chiude anche con il barbaro omicidio di Agitu Gudeta, rifugiata etiope, un modello di emancipazione e riscatto. Ma faremo un ulteriore scatto in avanti per aggiornarvi sulla velocità dei mutamenti sociali, sulle sfide da vincere sui temi migratori, continuando a dare un significato appropriato alle parole e alle immagini perché fare comunicazione su temi cruciali è e sarà come affrontare una maratona sulle montagne rocciose che vogliamo fare in scioltezza. Ed è così che voglio immaginare per noi, per voi, il 2021. Un ritorno alla gioia. Una corsa verso la ritrovata libertà anche nella narrazione dei multipli talenti che non dovranno più essere catalogati sotto l’etichetta integrazione, ma semmai rappresentati come paradigma del futuro che vogliamo riprogettare.

Breve rassegna dei nostri articoli. Matteo Renzi ha chiesto al Governo Conte, fra le altre cose, lo ius culturae per studenti universitari stranieri e attrarre così talenti in Italia, soprattutto fra i medici. Anche la Francia ha deciso di premiare medici (e lavoratori stranieri più esposti al Covid) con un percorso accelerato per ottenere la cittadinanza. Ne ha scritto Margherita De Gasperis in La Francia premia i medici stranieri per il Covid. E l’Italia? Se ne frega. Giulia Parini Bruno ha recensito il documentario Cinesi in Italia: un caleidoscopio di personalità, esperienza e diversità che mette in luce la stratificazione e i cambiamenti di una comunità. Il nostro polemista Sindbad il Marinaio ha spiegato la controversia storica poco conosciuta che si cela dietro la serie tv multietnica prodotta da Shonda Rhimes: Bridgerton, Netflix e il mistero della prima regina di origini miste della Storia (inglese). Cercate un suggerimento per una lettura per il primo giorno del 2021? Il long read di questa settimana è tratto da Amici del cappuccino. Tentazioni deliziose di Marlyse J. Un romanzo d’amore e di passione, opera prima di Marlyse Jumbo, nata a Poggibonsi vicino a Siena da genitori camerunesi, afrodiscendente come la protagonista del suo romanzo.

ps1. Ai tanti esploratori e tecnici delle ultramaratone che, allibiti, hanno chiesto ai membri della tribù Tarahumara come facessero a correre per centinaia di chilometri senza infortunarsi, i corridori hanno risposto: «Corriamo fino a quando non arriviamo». Semplice no? Scriveteci delle vostre sfide per il 2021, presto vi racconteremo le nostre. Auguri!

ps2. Il nostro giornale continua a fornire un’informazione gratuita e indipendente che vuole essere un vaccino, anch’esso necessario per il 2021, al virus della demagogia, sosteneteci per aiutarci ad andare avanti, grazie!

Foto: Instagram di Gitanjali Rao.