Reina Gomez, 26 anni, è un’influencer e viaggia per l’Italia per insegnare la cura dei capelli afro. Dominicana da parte di madre e venezuelana da parte di padre, si è trasferita a Lomagna, in provincia di Lecco quando aveva 9 anni e ha sempre provato una forte passione per i suoi ricci. Durante gli anni delle superiori ha iniziato ad usare il suo profilo Facebook per fare divulgazione sui capelli afro: «Ho iniziato a fare la parrucchiera grazie ad Afroricci, prima impresa italiana rivolta alla cura dei capelli afro, che mi aveva notata sui social» spiega. «Mi sono ritrovata a gestire una serie di corsi per genitori interessati a trattare nel modo giusto i capelli dei figli. Da lì, arrivare in salone è stato un attimo».
Lavoro e insegnamenti nel salone
Reina Gomez parla con trasporto del suo lavoro, che sente essere anche un momento di confessioni tra donne: «Io arrivo da una cultura, quella dominicana, che è fortemente afrodiscendente e da un Paese dove c’è un salone da parucchiera in ogni angolo. In Repubblica Dominicana una bambina nasce e cresce all’interno dei saloni, è una parte importante della nostra vita» spiega. «Lavorare come parrucchiera mi emoziona ancora tantissimo perché mi dà la possibilità di ascoltare tante storie, storie che sono simili alla mia».
Il mio lavoro è stato la cosa più bella che mi sia capitata: le clienti mi hanno regalato una visione diversa dell’africanità e della cultura nera. Le loro parole le porto nel cuore e sono per me fonte continua di ispirazione
Reina Gomez racconta come parlare tra donne l’abbia aiutata ad accettarsi: «Ho dovuto superare molti pregiudizi negativi ereditati dalla cultura dominicana. In America latina c’è un forte disprezzo per il capello afro e per tutto ciò che riguarda il nero, l’africano» spiega «ma il problema non appartiene solamente alla Repubblica Dominicana».
La battaglia che ha scelto di combattere
Reina Gomez ancora non possiede un salone tutto suo e nemmeno le interessa, dato che è alle prese con un’altra ambizione: «Quando lavoravo a Milano c’erano donne che venivano addirittura da Cagliari per farsi fare i capelli. Questo mi ha sempre lusingata, ma non è giusto».
Voglio riuscire ad aiutare più parrucchieri possibile a trattare i capelli afro: quando saprò che avrò formato un salone per ricci specializzato in afro in ogni singola regione italiana, allora penserò a un mio salone
Reina Gomez parla di come in Italia la mancanza di un’offerta di servizi per capelli afro sia il riflesso della visione negativa che colpisce i capelli africani. Assiste quotidianamente all’avversione che le donne nere provano nei confronti dei loro capelli e avverte una forte insofferenza per le parrucche, un accessorio dal quale molte sue clienti dipendono per sentirsi attraenti. Nonostante tutto, è certa di una cosa: il cambiamento dipende dalle comunità nere e dal modo in cui queste guardano i capelli afro. «Dobbiamo pretendere di non vederci belle solo con le parrucche, ma di vederci belle nel nostro modo di essere. C’è tanto lavoro da fare» spiega.
C’è una nuova generazione in Italia risultato delle migrazioni. Oggi siamo una minoranza, ma domani non lo saremo più: questa situazione chiede a tutti gli afrodiscendenti italiani di assumersi la responsabilità della loro storia e della loro immagine, del tipo di esempio che vogliono essere per le future generazioni
«È vero che gli standard di bellezza occidentali sono opprimenti, ma quella dell’accettazione è una battaglia che ha a che vedere solo con noi, con le comunità nere».
Una nuova linea di prodotti per capelli afro
Lasciandosi trascinare dai suoi valori e obiettivi, Reina Gomez ha anche creato una linea di prodotti per capelli afro: due creme per adulti e una per bambini: «Se trovare prodotti per capelli ricci è molto difficile, per capelli afro è impossibile. Per questo ho creato creme rivolte esclusivamente a loro» spiega e aggiunge «ho fermato la produzione della linea di prodotti per adulti e mi sto concentrando totalmente ed esclusivamente su quella per bambini. Il lavoro è rallentato a causa del virus, ma mi sto impegnando per mettere sul mercato la crema quest’anno».
Questa scelta è stata condizionata dalle mille insoddisfazioni delle bambine nei confronti dei loro capelli, alimentate anche dai cartoni animati: «Mi si stringe il cuore quando una bimba nera con capelli riccissimi viene da me e mi chiede la treccia lunga della protagonista di Frozen, qualcosa che è totalmente l’opposto di lei e che io non le posso dare». E quindi che dire a queste bambine? Reina Gomez con tatto e sincerità risponde «Amore mio, tu non sei la principessa Elsa di Frozen, tu sei tu. E fidati che tu sei tanto bella quanto lei, non hai bisogno di assomigliarle».