Tra i due partecipanti, il secondo merita. Ovvero: se siete indecisi su cosa guardare questo fine settimana, non abbiate dubbi. È vero, da giorni a questa parte, nei cinema italiani impazza una polemica ben precisa (di cui anche NRW ha parlato) – Tolo Tolo sì, Tolo Tolo no, Zalone sì, Zalone no, razzismo sì, razzismo no, buonismo sì, buonismo no. Passare oltre è possibile grazie ad un arabo, mussulmano, millennial, hipster e americano che agli ultimi Golden Globe ha battuto Michael Douglas grazie alla sua interpretazione di un arabo, mussulmano, millennial, hipster e americano, invitando il suo pubblico a farsi una sonora risata su e con gli arabi, mussulmani, millennial, hipster americani.
Tutto parte nella notte dello scorso 6 gennaio, nel corso della serata dei Golden Globe, quando a vincere il premio come miglior attore di una serie tv comedy è stato Ramy Youssef, attore che ha dato il volto ad un serie che prende il titolo dal suo nome (Ramy). Youssef racconta, con una buona dose di autenticità, tutti gli stereotipi e le sfide che un ventenne di origini egiziane si trova a vivere nello stato del New Jersey.
Non è la solita storia hollywoodiana (già la serie Master of None ci aveva abituati al gioco della battuta in bilico tra accettazione e rifiuto delle tradizioni altrui), in questo caso Ramy (Youssef) è davvero ciò che mette in scena con il suo personaggio. Youssef, che ha co-creato e scritto per lo spettacolo, ha spiegato che, nel farlo, ha cercato di tenere lontano l’impulso di mostrare solo il meglio della comunità musulmana. Che si parli di ricerca di un lavoro, di Ramadan, di 11 settembre, di antisemitismo, di razzismo o di sesso e religione, non è il personaggio a farci ridere. E il come e il perché viene rappresentato. «Non volevo essere l’ennesimo a dichiarare “Ascolta, America, ecco cosa significa essere musulmani”» ha spiegato in alcune interviste alla stampa statunitense. «Ci sono un miliardo e mezzo di musulmani. Tutto quello che posso darvi è la mia prospettiva unica, bizzarra e auto-riflessiva».
La serie tv, approdata in Italia meno di un mese fa su StarzPlay, la piattaforma streaming di Apple Tv legata al network statunitense Starz, al momento conta una stagione – ma è già stata annunciata la seconda. Quanto a Ramy Youssef, dopo aver aperto il discorso di ringraziamento per il Golden Globe con «Allah Akbar» e aver lanciato una divertita frecciatina al pubblico di star di Hollywood («Tanto lo so che nessuno di voi l’ha visto, il mio show») ha precisato: «Anche mia mamma, comunque, faceva il tifo per Michael Douglas».