“La tragedia dell’uomo impreparato alla tragedia: la tragedia di tutti”, scriveva Philp Roth. Stiamo vivendo un incubo comune che va affrontato singolarmente, unica strada per superarlo. E comprenderlo.

Pare un’altra era, eppure poco più di un mese fa si parlava di un “virus cinese”, arrivato da lontano. Si era nutrito di paure e leggende radicate, di quelle che dicono che i “migranti portano le malattie” e che “gli stranieri infettano”. Ora scopriamo che il virus è democratico, non controlla il passaporto. Anzi, per il resto del mondo, oggi gli untori siamo noi.

In queste ore, le misure di isolamento si intensificano. Crescono dubbi, ansie, incognite. Eppure è proprio questo il momento migliore per vaccinarsi, sfruttando questi giorni di vuoto e incertezza, almeno contro un timore: quello dell’altro, dello straniero, avvicinandosi alla logica dell’accoglienza e dell’apertura mentale.

Leggiamo, ascoltiamo, guardiamo: apriamo la mente, mentre chiudiamo la porta di casa. Abbiamo chiesto alle firme, ai protagonisti e ai sostenitori di NRW di suggerire le letture, i dischi, i film e le serie tv da scoprire o riscoprire durante la quarantena che ha stravolto la nostra quotidianità. E magari, una volta finita, potremmo uscire di casa più forti di prima, lasciandoci alle spalle le nostre paure.  

Tommy Kuti, rapper, autore di Ci rido sopra (Rizzoli)
«Suggerirei ai lettori di NRW di ascoltarsi il disco di Burna Boy, African Giant. La motivazione? Il centro della produzione culturale si sta spostando sempre più lontano dall’America, a livello mondiale. Varie realtà musicali si stanno facendo conoscere per la loro originalità e innovazione. Tra queste, una scena da tenere d’occhio è quella dell’afrobeats nigeriano. Burna Boy ne è l’interprete più celebre e con il suo sound ispirato ampiamente dall’afrobeat di Fela Kuti sta conquistando le classifiche mondiali, lasciando il segno dell’Africa nel globo».

Mario Giro, ex viceministro degli Esteri
«Suggerisco tre film: il primo è Nour di Maurizio Zaccaro, che racconta la vita del medico di Lampedusa Pietro Bartolo, interpretato da Sergio Castellitto. Il secondo è L’ordine delle cose di Andrea Segre. Il protagonista è Corrado, un alto funzionario del Ministero degli Interni italiano che si trova in mezzo alla contraddittoria politica migratoria italiana di questi anni. Essendo uscito quando ancora era in vigore Mare Nostrum, il film anticipa lucidamente ciò che l’Italia ha poi effettivamente fatto e cioè trattare con miliziani e trafficanti. Il terzo è un documentario: Alla mia piccola Sama di Waad Al-Kateab, una giovane siriana che dal 2012 al 2016 ha filmato l’assedio ad Aleppo ma al tempo stesso ha documentato la propria vita, compreso l’amore per il medico attivista Hamsa e la nascita della loro figlia Sama (che significa ‘cielo’)».

Anass Hanafi, vicepresidente di NILI, il Network Italiano dei Leader per l’inclusione
«Tra le mie letture, in questo momento, c’è Ta-Nehisi Coates, che ha scritto Tra me e il mondo (Codice), che racconta la storia afroamericana dell’autore, che è nato a Baltimora nel 1975 e oggi è una delle firme più prestigiose dell’Atlantic, del Time e del Washington Post. Suggerisco anche di ascoltare Ghali: il suo nuovo album, Dna, è appena uscito. Mentre se state cercando una nuova serie tv, consiglio su Netflix When they see us, un caso di ingiustizia ispirato alla storia vera di cinque ragazzi afroamericani arrestati e costretti a confessare una feroce aggressione a una donna a Central Park».

Matteo Matteini, project manager, startupper, fondatore della onlus Vitality
«Il mio consiglio? Factfulness: Dieci ragioni per cui non capiamo il mondo. E perché le cose vanno meglio di come pensiamo di Hans Rosling (Rizzoli). Lo suggerisco perché in questi giorni stiamo tutti un po’ rallentando e questa è un’occasione ghiotta per imparare a pensare il mondo in maniera inusuale. Il mondo è uno, ma ognuno di noi lo vede in maniera diversa. C’è chi lo teme, chi lo sfida, chi ne è entusiasta e chi ne è deluso. Ma è indubbio che sempre più gente oggi può contribuire a cambiarlo…».

Shi Yang Shi, attore sino-italiano, autore di Cuore di seta (Mondadori)
«In questo periodo più che mai gli insegnamenti del Buddhismo (tibetano) e le lezioni di Lama Michel, così facili da comprendere ma non proprio facilissime da mettere in pratica, mi aiutano concretamente a gestire angoscia, paura e rabbia, desiderio represso e incertezza per il futuro. Suggerisco 3 insegnamenti anche se ce ne sono a centinaia (ogni mercoledì su YouTube digitando Lama Michel Streaming ): qui il link di quello del 4 marzo 2020; sul Karma (che è diverso dal destino); sui 5 poteri davanti alla morte; e il mantra di Madre Natura, Parnashavari»

Gian Marco Duina, vicepresidente Altropallone Asd onlus
«Consiglio sicuramente di comprare e vedere Redemption song, il documentario di Cristina Mantis, che racconta il sogno di redenzione che Cissoko, il protagonista africano, invoca per la sua gente e la sua terra. Lui è un signore che ho conosciuto in Guinea, anche se vive a Roma da tanti anni. Il libro che invece dovreste leggere è Non dirmi che hai paura di Giuseppe Catozzella (Feltrinelli). La storia raccontata è quella di Samia, una ragazzina somala che riesce, tra mille difficoltà, a qualificarsi alle Olimpiadi di Pechino – arrivando ultima, ma al tempo stesso un simbolo di riscatto. Il suo sogno erano le Olimpiadi di Londra 2012, ma ha trovato invece, come molti, la morte nel Mediterraneo, tentandone la traversata».

Francesca Napoli, avvocatessa, su Instagram come @storiedallaltromondo
«Suggerisco di ascoltare Yayla, che è un album musicale realizzato dal Centro Astalli e Appaloosa Records (distribuito da IRD International Records Distribution), all’interno del quale musicisti di varie provenienze e rifugiati si incontrano in un percorso musicale che viaggia oltre limiti e confini. Tra i tanti artisti e musicisti coinvolti nella realizzazione ci sono Erri De Luca, Donatella Finocchiaro, Neri Marcorè, Edoardo Bennato, Antonella Ruggiero, Valerio Mastandrea, Violante Placido, Lamorivostri, Evelina Meghnagi, Takadum Orchèstra, Saba Anglana, James Maddock, Ben Glover, Jono Manson, Isaac de Martin & Alaa Arsheed. Come lettura, vi consiglio invece Io sono con te di Melania Mazzucco (Einaudi): è la storia di una rifugiata che ho seguito personalmente come avvocatessa, accompagnandola nel doloroso percorso che un richiedente asilo deve compiere per ottenere la protezione in Italia».

Abderrahmane Amajou, coordinatore di Slow Food International
«La lettura che consiglio a tutti gli amici è l’Autobiografia di Malcolm X (Feltrinelli): tre mesi fa sono stato a New York, sulle sue tracce. Sul mio profilo Instagram ho raccontato la sua vita, a partire dal fatto che cambiò il suo cognome con una X: il cognome che hanno gli afroamericani, ancora oggi, risale ai loro schiavisti. Mentre la X, in matematica, rappresenta l’incognita».

Se siete arrivati fino a qui, lo avrete già capito. Nel dramma da Covid-2019, che fra le altre cose ci obbliga a stare fermi, possiamo ripensare la nostra vita, ampliare le prospettive, riprendere in considerazione valori che prima magari ci sembravano scontati o persino superflui. E soprattutto imparare a dominare la paura, che è sempre cattiva consigliera.

Immagine: Mibact