Un anno fa oggi moriva in ospedale Mahsa Amini, percossa a morte dalla Polizia morale di Teheran per aver indossato in modo inadeguato il hijab, il velo obbligatorio in Iran dal 1983, per tutte le donne, anche le straniere. Mahsa Amini, 23 anni di origine curda della provincia di Saqqez, indossava il velo che le lasciava però libera una ciocca di capelli. All’invito della Polizia morale, che l’aveva fermata per strada insieme alla famiglia con cui si trovava in vacanza nella capitale, di indossare meglio il velo, Mahsa Amini si era rifiutata. Gli agenti avevano allora iniziato a percuoterla riducendola in coma, condizione da cui non si era più ripresa fino alla sua morte avvenuta tre giorni dopo. L’uccisione della giovane curda ha provocato un’ondata di proteste nel Paese che continua fino ad oggi. Il grido Donna, Vita, Libertà, lanciato la prima volta da Homa Darabi nel 1994, mentre si dava fuoco in piazza a Teheran, per protestare contro il regime degli ayatollah al potere dal 1979 che le impedivano in quanto donna di esercitare come medico, non ha smesso di risuonare nelle strade di tutto il Paese. Donna, Vita, Libertà si chiama pure il libro di Marjane Satrapi, pubblicato da Rizzoli Lizard. La fumettista, in esilio da anni, presentando questo libro, più volte ha ripetuto: «Ho sempre pensato che sarei tornata a Teheran dopo la mia morte. Adesso, per la prima volta, so che potrò rivederla da viva». Il libro, pubblicato due giorni fa in tutto il mondo, gratis e on line in lingua parsi per tutti gli iraniani, è un ritorno alla graphic novel per l’autrice che ha voluto attorno a sé alcune figure molto rappresentative per capire quello che sta succedendo e, soprattutto, quello che succederà nella Repubblica Islamica dell’Iran il cui regime oltre quarant’anni dopo il suo insediamento, per molti esperti sembra traballare come non mai. Nel volume appaiono i preziosi contributi del politologo Farid Vahid, del reporter francese Jean-Pierre Perrin, del direttore degli studi iraniani all’università di Stanford Abbas Milani e di quattro artisti iraniani.
Per capire meglio le proteste e gli sviluppi possibili di un Paese guidato da un regime chiuso ad ogni cambiamento ci aiuta anche il romanzo di Shida Bazyar, Di notte tutto è silenzio a Teheran, pubblicato da FandangoLibri. Il volume, scritto in Germania dove è nata da esuli iraniani Shida Bazyar, comincia con la fuga di Reza Pahlevi e il ritorno di Khomeini. Si tratta di un romanzo di formazione, della presa di coscienza dei giovani e delle giovani iraniane che si tolgono il velo in segno di protesta, inneggiando alla vita, alla loro femminilità e alla libertà contro ogni oppressione. Fabio Poletti
Marjane Satrapi
Donna, Vita, Libertà
traduzione di Laura Pollero
2023 Rizzoli Lizard
pagine 272 euro 25
Shida Bazyar
Di notte tutto è silenzio a Teheran
traduzione di Lavinia Azzone
2023 FandangoLibri
pagine 288 euro 19