Sarà capitato a molti di approdare in un paradiso tropicale, fatto di palme, mari cristalini e personale sempre sorridente. Ma quasi mai ci soffermiamo a pensare cosa ci sia dietro a quei sorrisi, più stereotipati che reali. Dietro al lusso che nasconde la miseria, al sacrificio che implica la sopravvivenza, al denaro che muove il mondo più del desiderio. Di questo, dell’altro lato della medaglia vacanziera all inclusive, si occupa Here comes the sun, il libro di Nicole Dennis-Benn pubblicato da 66thand22nd. Nicole Dennis-Benn è nata e cresciuta a Kingston, in Giamaica. Here Comes the Sun, il suo romanzo d’esordio, ha vinto il prestigioso Lambda Literary Award. I suoi scritti sono apparsi, tra gli altri, su «The New York Times», «Elle» e «BuzzFeed». Vive con la moglie e i due figli a New York. Protagonista del libro è Margot che lavora in un lussuoso resort di Montego Bay, in Giamaica, e pur di mandare a scuola la sorella minore Thandi, e assicurarle così un futuro, è disposta a qualsiasi sacrificio. Abituata da sempre a barattare la sua sessualità col denaro, Margot è determinata a impedire che Thandi segua lo stesso destino – e a proteggerla dalla madre Delores, che vede nella seconda figlia una speranza di riscatto. In questa lotta per stare a galla, a perdersi sono i sogni: quelli di Delores, ormai disillusa; quelli di Margot, incapace di inseguire la propria felicità; e quelli della stessa Thandi, che di un avvenire da medico non sa cosa farsene. Ai suoi occhi, l’unico modo per non rimanere impantanata a Montego Bay è avere la pelle più chiara. Nei progetti per un nuovo hotel che incombe sulla comunità, Margot vede un’opportunità d’indipendenza finanziaria, e forse l’occasione di rivelare il proprio segreto: l’amore proibito per un’altra donna. Su un paesaggio sconsolato e avvilito dalla gentrificazione si stagliano figure di donne sospese tra le difficoltà del quotidiano e la libertà tanto agognata, obbligate a confrontarsi con cicatrici a lungo nascoste. Here Comes the Sun racconta un mondo vibrante e complesso, un’oasi turistica che agli occhi dei suoi abitanti è tutt’altro che un paradiso. Fabio Poletti

Nicole Dennis-Benn
Here comes the sun
traduzione dall’inglese di Federica Principi
2024 66thand2nd
pagine 352 euro 18

Per gentile concessione dell’autrice Nicole Dennis-Benn e dell’editore 66thand2nd pubblichiamo un estratto dal libro Here comes the sun

Thandi torna a casa e trova Margot che conta dei soldi. Indosso ha ancora la divisa da lavoro, è ricurva sul tavolo su cui sono poggiate una pila di buste da lettera e una piccola lampada a cherosene da cui brucia una timida fiamma, anche se ancora è giorno. È così presa dal suo daffare che non si accorge di Thandi. Le labbra di Margot si muovono puntualmente al conteggio di ciascuna banconota. La luce della fiammella le accarezza il viso. Dalla tonalità verdina, Thandi capisce che sono dollari americani, non giamaicani. Dove li trova tutti quei soldi? E cosa ci fa? Margot impila alcune banconote. La seconda pila la arrotola, fermandola con un elastico. Non la porta al vecchio materasso macchiato di sudore con le molle a vista, dove lei e Delores in genere nascondono i soldi per le spese di casa. Le infila invece nella borsa. Quando alza lo sguardo e vede Thandi, trasalisce. «Buon dio, che mi venga un colpo! Thandi, m’hai spaventata!». Si libera delle prove, lanciando la borsa su una sedia lì accanto. «Che ci fai a casa a quest’ora?» chiede a Thandi. «Non hai le lezioni extra?». È nervosa, per un istante passa in rassegna il viso di Thandi prima di tornare al tavolo ormai sgombro.
Thandi si siede sul letto e prende un libro, consapevole che la sorella non sa dove mettere le mani. «Oggi niente lezioni extra, ricordi?». Sfoglia il libro di algebra, fissando le equazioni. «Dove li pigli tutti quei soldi?» chiede. Alza gli occhi nel mo- mento in cui la sorella sta accavallando le gambe.
«Straordinari» spiega Margot. Thandi lancia un’occhiata alla borsa, accasciata contro la sedia come un cuscino di pelle nera. «Cercate personale per la stagione?» chiede a Margot, che estrae pigramente un fermaglio dai capelli lisciati per farli ricadere sulle spalle. Li ravvia con entrambe le mani. È una cosa che anche Thandi sta imparando a fare con i suoi ma, siccome
li ha più fini, non le riesce.
«Coi tuoi voti, puoi trovarti di meglio del mio lavoro» fa Margot, inclinandosi indietro per sfilarsi i tacchi alti. Un odore vivace di sudore aleggia dalle calze di Margot fino alle narici di Thandi. «Concentrati sulla scuola. Sono gli altri che devono lavorare per te, mica il contrario» fa Margot, contraendo le punte dei piedi, lo smalto vermiglio visibile attraverso le calze velate.
Thandi si alza e la raggiunge al tavolo. Margot libera la sedia per farla accomodare. Appena si siede, Margot solleva le gambe e gliele appoggia in grembo. «Ti stanno bene i capelli così» le dice. È la prima volta che fa un commento dopo che Thandi si è acconciata i capelli da sola. È una semplice treccia alla francese, fermata con un elastico nero. Thandi massaggia i piedi alla sorella, la osserva rilassare la testa e chiudere gli occhi. Margot fa un sonoro sospiro mentre Thandi le passa le mani sui polpacci, con un po’ di pressione. Più che la consistenza vellutata delle calze, a deliziare Thandi è la robustezza dei muscoli, che le rimanda alla mente gli anni in cui Margot era nella squadra di atletica della sua piccola scuola media. Era arrivata ai campionati femminili e avrebbe potuto fare ancora progressi. Per qualche motivo, però, aveva smesso di allenarsi finendo per abbandonare tutto. Quando Thandi le aveva chiesto il motivo, Margot aveva risposto scrollando le spalle. «Non ne valeva la pena».
Margot schiude le labbra emettendo un suono gutturale che a Thandi ricorda le fusa di un gatto. «Quanto vorrei non dover tornare al lavoro così presto» dice Margot, con gli occhi ancora chiusi. «Resterei anche solo per questo… Sei brava con le mani». Thandi decide che è un buon momento per chiedere ciò che desidera. «Hai dei soldi da darmi?».
«Per cosa?» chiede Margot aprendo di scatto gli occhi.
Thandi si stringe nelle spalle e continua a massaggiare i polpacci della sorella. «Volevo metterli da parte per pagarmi certe cose…». Pensa alla festa imminente e al vestito fucsia che vorrebbe indossare. L’ultima volta che ha controllato, il prezzo era rimasto invariato. E poi deve tornare da Miss Ruby.
«Dimmene una» fa Margot.
«Un vestito?». A Thandi esce di bocca come una domanda. «Un vestito per andare dove?» chiede Margot raddrizzandosi. «Un’amica di scuola mi ha invitato a una festa. Fa sedici
anni».
«Una festa prima dell’esame? Dovresti startene sui libri, se vuoi essere promossa in tutte le materie». Le mani di Thandi rallentano. Margot la assolve dal suo compito, tirandole via le gambe di dosso. Fissa la sorella come concentrandosi sul fo- runcolo che ha in mezzo alla fronte. «Ho appena pagato per l’esame. Mica spiccioli, per tutte e nove le materie».
«Cosa?». Thandi scatta su dalla sedia, a momenti la ribalta. «Quando?».
Margot scuote la testa. «Ho pagato la settimana scorsa. La tua istruzione ha la precedenza, Thandi. Lo sai. E mi vieni a dire che vorresti andare a una festa prima dell’esame – dell’esame che ho pagato io». Thandi ingoia la massa solida che è appena riaffiorata. «Lascia stare, allora» dice piano. «Ci vanno tutte e volevo andarci pure io, ma, beh, faccio senza».
Lo sguardo di Margot si addolcisce. «Passami la borsa» dice infine. Thandi la afferra e gliela porge. Sa che sua sorella è incapace di dirle di no. È come se Margot temesse che Thandi finisca per trovarsi un’alternativa, un’altra via per ottenere le cose che chiede a lei. E lei se ne approfitta, anche se ogni volta la sua coscienza la ammonisce. «Non devi, sul serio».
«Beh, un giorno mi ripaghi con gli interessi. Tieni». Margot sfila un paio di banconote. «Sono certa che le userai con giudizio». Margot e Delores puntano tutto sul successo di Thandi. È come col vecchio materasso: è in lei che ripongono i loro sogni e ogni speranza. «Sarai tu a tirarci via da questo buco» le dicono. Sente Delores che lo dichiara alle amiche quando vengono per una partita a domino. Nessuno sa quanto opprimente sia il peso del senso di colpa ogni volta che la dispensano dalle faccende, e anche dalla messa, pur di non togliere tempo allo studio.
Margot si alza lentamente dal tavolo e si rinfila controvoglia le scarpe. Thandi la osserva mentre si ritocca il trucco e si dà una spruzzata di profumo dietro ciascun orecchio. Neanche un minuto e i capelli sono di nuovo raccolti in uno chignon. Afferra la borsa e si dirige fuori. Quel profumo strano e pomposo che porta ultimamente agguanta l’aria come una morsa. «Non dire a Delores che sono passata» dice a Thandi prima di sparire. Quasi portata via dal vento.

titolo originale: Here Comes the Sun
© 2016 by Nicole Dennis-Benn
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