Radici: Non le sembra che i dibattito sia eccessivamente polarizzato fra chi li considera tutte vittime e chi solo un problema?

Zingale: Credo che in generale su tante questioni il dibattito pubblico sia polarizzato. In particolare sull’immigrazione le opinioni sono spesso troppo nette e non tengono conto della complessità del fenomeno. Questo determina un atteggiamento divisivo, che non aiuta a trovare un modello comune di intervento.

 

Radici: Provi a darci un’immagine di un immigrato integrato in Italia.

Zingale: Penso a quanti hanno aperto un’impresa in proprio o alle persone impiegate nei servizi alla persona e agli studenti.

 

Radici: Sa quanti stranieri ci sono in Italia?

Zingale: Circa 5 milioni.

 

Radici: Sa quanti sono i nuovi italiani? (con cittadinanza)

Zingale: Credo che una percentuale del 2 – 3% degli stranieri ottenga la cittadinanza.

 

Radici: Che lavori fanno gli stranieri? Secondo lei, fanno solo lavori poco qualificati o anche specializzati?

Zingale: Entrambi. La maggior parte fa lavori che gli italiani non vogliono più fare. Inoltre alcuni di questi lavori, come ad esempio quello di cura alla persona, non sono più improvvisati come una volta ma richiedono una specializzazione.

 

Radici: Sa quante imprese sono state create dagli stranieri?

Zingale: Ogni anno la Camera di Commercio pubblica i dati sulle imprese straniere in Lombardia. Il trend è in sempre in crescita, in particolare nel settore della ristorazione, dei servizi e dell’edilizia.

 

Radici: Che idea ha delle seconde generazioni di immigrati?

Zingale: Sono una realtà.

 

Radici: Secondo lei che studi fanno? Solo istituti tecnici o anche i licei?

Zingale: A mio avviso studiano sia negli istituti tecnici sia nei licei. Molto dipende da percorso personale.

 

Radici: Secondo lei, è una minoranza quella che frequenta l’università?

Zingale: Anche qui rispondo come prima. Come può capitare a tutti noi, dipende dal percorso personale, che può essere attitudinale, economica, familiare.

 

Radici: Ci può spiegare la differenza tra migranti, richiedenti asilo, residenti e seconde generazioni?

Zingale: Con la parola migrante, s’intende chi si sposta dal Paese d’origine verso un altro Paese. Il richiedente asilo è colui che fugge da una situazione di guerra e persecuzione e quindi chiede asilo nel Paese ospitante. I residenti dovrebbero essere coloro che hanno un luogo stabile dove risiedere e con il termine seconde generazioni si indicano i figli degli immigrati.

 

Radici: Secondo lei l’accoglienza, è solo emergenziale o esistono altri modelli?

Zingale: Attualmente il modello, emergenziale, non funziona perché non crea vera integrazione. Mi auguro che in futuro la politica sappia creare un modello efficace, che risponda alle reali esigenze delle persone che arrivano, senza creare conflitto.

 

Radici: Pensa che la futura classe dirigente in Italia avrà anche origini straniere?

Zingale: Come nuovi italiani hanno diritti e doveri e tra i diritti anche quello di diventare futura classe dirigente qualora lo volessero.

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