Settembre, tempo di Festival anche a Venezia. In questa 75esima edizione, nella sezione MigrArti, #ItalianiSenzaCittadinanza e l’associazione Arising Africans hanno vinto il premio “Miglior messaggio G2” con il cortometraggio Io sono Rosa Parks, firmato dal regista Alessandro Garilli e prodotto da Angelika Vision.

«Alcuni potrebbero pensare che questa storia ebbe inizio meno di dodici mesi fa quando il movimento #ItalianiSenzaCittadinanza e l’associazione Arising Africans iniziarono a progettare il corto insieme al regista Alessandro Garilli per partecipare al bando MigrArti; altri potrebbero dire che invece ebbe inizio circa sessant’anni fa, a Montgomery, Alabama, ma la verità è che questa è una storia che viaggia nel tempo e nello spazio, attraversa città, nazioni, cuori; abbatte muri, rovescia governi, forma cittadini», così ha raccontato a Radici Ada Ugo Abara, fondatrice di Arising Africans e una dei dodici attori del corto.

«A Venezia abbiamo narrato non solo la storia di Rosa Parks o di Martin Luther King ma anche la storia di tutti noi, la storia di Angela, Hilda, Dulcineida, Sonny, Angie, Arber, Fioralba, Ada, Marwa, Aida, Paula e Benedicta. Siamo riusciti a mettere in scena il nostro dramma tutto italiano».

Il Collettivo N ha invece usato il palco offerto dal Lido per spiegare cosa significa essere lavoratori dello spettacolo di origine africana. Il Collettivo N è un gruppo italiano di professionisti dell’audiovisivo i cui membri sono quasi tutti di origine africana: una realtà artistica che ha come obiettivo il cambiamento dell’immaginario collettivo. Durante la 75esima edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, il 5 settembre, alla Villa degli Autori, ha promosso una tavola rotonda per avviare una riflessione sul capovolgimento di ogni stereotipo nella rappresentazione degli afroitaliani nel cinema italiano. Nonostante si continui a pensare che sia un fenomeno recente, l’Italia è diventata multiculturale negli ultimi cinquant’anni e anche il cinema deve iniziare a cambiare la sua narrazione.

 

 

 

 

 

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