Se non bastasse tutto il resto, questo voto europeo che premia alla grande Matteo Salvini in Italia, Marine Le Pen in Francia, Viktor Orbán in Ungheria, Nigel Farage in Gran Bretagna e Jarosław Kaczyński in Polonia, per non parlare del crollo di Alexīs Tsipras in Grecia, schiacciato dalla destra, ci insegna come gli italiani vedono quelli che sono stati presentati dalla sinistra come il modello perfetto di accoglienza e integrazione dei migranti.

Due dati da soli valgono una narrazione. A Riace, il comune calabro del sindaco Mimmo Lucano, il protagonista dell’osannato Modello Lucano, la Lega ha preso il 34% e il Pd secondo partito si è fermato al 22. A Lampedusa, la prima linea degli sbarchi dei barconi, la Lega ha preso il 44% e il Pd il 20,08. Senza se e senza ma nei due piccoli comuni calabresi e siciliani è affondato quel modello fatto di tanta buona volontà, tanta approssimativa improvvisazione e talvolta forzatura delle leggi. 

Accogliere tutti i migranti come dice il Papa è cosa buona e giusta. Disinteressarsi di quello che fanno dopo è un atto di masochismo politico.

I 3 euro al giorno dati ai migranti e ai richiedenti asilo, le strutture di accoglienza spesso fatiscenti e troppe volte piegate al business non sono più un modello accettabile. Non aver saputo da parte della politica farsi valere in Europa ha completato il quadro. L’interrogativo posto dalla direttrice Cristina Giudici nel suo ultimo editoriale, nel quale chiedeva “siamo proprio sicuri che i nuovi italiani votino a sinistra”, è quanto mai attuale. 

Forse varrebbe la pena di rileggere quanto scriveva a NuoveRadici.world Efrem Antoniazzi, nato in Etiopia, adottato da una famiglia italiana, cittadino italiano, su come destra e sinistra guardano ai migranti:

La destra affronta il problema con ignoranza, la sinistra con supponenza. La sinistra soprattutto ha pensato che bastasse solo l’accoglienza proclamata e sbandierata, senza misurarsi con le conseguenze che questa ha avuto nelle città e sui cittadini.

«Inoltre, le lotte di potere all’interno della sinistra hanno fatto si che i problemi reali venissero trascurati e gli elettori hanno preferito la destra. La sinistra ha peccato di arroganza. Se dovessi fare un’analisi spiccia, potrei dire che la destra, essendo più sempliciotta, riesce a parlare con la pancia delle persone, mentre la sinistra non perde mai quell’aria di superiorità intellettuale e morale, di chi sa tutto e conosce tutto che fa sentire il cittadino sempre ad un gradino più basso. Questo atteggiamento è stato punito dagli elettori».

Era il 21 giugno 2018. Quasi un anno fa. Non è cambiato niente. Molti non hanno imparato niente. C’è ancora tempo, ma non troppo.