Editoriale NuoveRadici.world

Non staremo (per ora) a soppesare le dichiarazioni pompose sulla road map del nuovo governo nei confronti delle politiche migratorie e su come affrontare il maledetto nodo della Libia. Se dopo gli annunci accadrà qualcosa, ne terremo conto. Per ora stiamo ai fatti. E i fatti che vediamo ci rallegrano. Almeno per una settimana. La fashion week milanese, che è sempre stata una passerella del mercato globale della moda, quest’anno fa un passo in avanti. Nel fuori salone, diciamo così, ci saranno molti eventi fashion all’insegna del multiculturalismo.

L’associazione Afro Fashion comincia stasera.  #AFM19 Afro Fashion week Milan 2019, sponsorizzata dal brand tessile Ratti, inizia con un convegno all’università Cattolica su eco-fashion e continua con due giorni di sfilate al White Balance Space di via Procaccini per permettere ai designer emergenti afro e non che si ispirano all’Africa per le loro creazioni di presentarsi; agli artisti e ai fotografi di esporre e raccontare delle storie attraverso il loro lavoro.

L’Africa, e in particolare la costa orientale, sta diventando uno snodo per la provenienza dei capi di abbigliamento destinati al mercato europeo. In questa quarta edizione di #AFM, di cui NuoveRadici.World è media partner, parteciperanno diversi artisti: sei designer di cui tre arrivati dal Camerun.

Vi racconteremo di più nei prossimi giorni, ma pare ovvio che Milano sia laboratorio anche dell’intelligenza interculturale alla base dell’economia circolare di cui abbiamo parlato durante il nostro workshop Le strade dei nuovi italiani a Palazzo Marino il 2 luglio scorso. 

Spoileriamo: l’evento legato all’imprenditoria interculturale sarà anche il focus del prossimo episodio del podcast Radici prodotto da Storielibere.fm

Sabato 21 settembre saremo media partner di un altro evento per noi significativo della fashion week: la seconda edizione del Milano FashionableArtShow, organizzata dall’associazione Vitaru. Fashion designer e artisti provenienti dai 5 continenti porteranno sulla passerella moda, arte e sostenibilità ambientale, grazie alla partnership con l’associazione internazionale World Clean Up Day.

FashionableArtShow metterà in mostra non solo le collezioni moda, taglie curvy adatte a tutte le donne, ma anche capi con opere d’arte stampate, incrociando così fashion e arte. Si comincia alle 18 con un un street flash mob, prima della sfilata. L’obiettivo principale della FashionableArtShow organizzata da Natasha Siassina, fondatrice dell’associazione Vitaru che si occupa dei diritti delle donne di origini russofone e fondatrice del brand di abbigliamento Tailor’s art revolution, è quello di costruire ponti tra il fashion design e la sostenibilità ambientale. Fra gli ospiti ci sarà lo scenografo del film Avatar, Federico Bozzano, il soprano Eva Kurganova, la cantante italotogolese Zelie Adjo. E come special guest Vera Atyushkina, ex velina di Striscia la notizia.

Infine, da segnalare anche l’iniziativa di vadoinafrica.com, blog fondato da Martino Ghielmi, che ha creato una community gratuita con oltre 7.000 iscritti: uno spazio italofono che include le eccellenze delle diaspore africane (dalla comunità camerunese, primi studenti universitari in Italia, a quella senegalese e marocchina, ormai radicate da più generazioni in Italia) e della diaspora italiana in Africa (migliaia di professionisti e imprenditori) per interagire con precisione e rispetto con l’intero continente. Infrastrutture sottodimensionate, difficoltà a identificare interlocutori affidabili e fatica nell’accesso al credito rappresentano sfide importanti per quasi l’intero continente. Per affrontarle, Ghielmi ha lanciato Vadoinafrica Business Lab, una community per imprenditori riservata a chi vuole creare valore con l’Africa. Il suo motto è una citazione di Plinio il Vecchio: «Dall’Africa arriva sempre qualcosa di nuovo». 

Se ne parlerà al Vadoinafrica MeetUp Milano con imprenditori e professionisti attivi nei principali Paesi: sabato 21, alle 17.30 presso Open Milano

Una settimana, questa, all’insegna dell’intelligenza interculturale.

Gian Marco Duina: «Noi domenica scendiamo in campo, contro il decreto sicurezza»

Il St. Ambroeus FC è la prima squadra di rifugiati e richiedenti asilo a iscriversi ad un campionato Figc. Uno dei suoi dirigenti, Gian Marco Duina, ci ha spiegato perché il decreto sicurezza ostacola anche un laboratorio d’inclusione. Di Cristina Piotti.

Sul confine orientale. L’odissea di Alì, dai piedi neri

Terza puntata del nostro storytelling dedicato alla rotta balcanica. Lorena Fornasir è una psicoterapeuta che vive a Trieste con suo marito, Gian Andrea Franchi, ex professore di Filosofia. Entrambi diventati attivisti, sono testimoni preziosi per raccontare l’odissea dimenticata della rotta balcanica. Il suo racconto fa parte di una serie di testimonianze e riflessioni per Nuove Radici, su ciò che accade ai confini con l’Est.

NoWalls, la scuola “senza muri” che favorisce l’integrazione

Un’associazione milanese di volontari, guidata da Angela Marchisio, quattro anni fa ha dato vita ad un progetto per dare un supporto concreto ai richiedenti asilo sbarcati in Italia. A partire dall’insegnamento dell’italiano. Di Fabio Malagnini.

Vita segreta di noi stesse

Il long read di questa settimana è dedicato agli stereotipi sulle donne, in particolare quelle afroamericane. Pubblichiamo un estratto da Vita segreta di noi stesse (DeA Planeta, 2019) dell’antropologa Wednesday Martin. A cura di Fabio Poletti.

La gaffe di Ursula von der Leyen, che vuole proteggere lo stile di vita europeo

Il nome del portafoglio affidato a Margaritis Schinas dalla Presidente entrante Ursula von der Leyen ha destato scalpore. Cosa vuol dire che chi si occuperà di immigrazione sarà incaricato della “Protezione del nostro stile di vita europeo”? Ce lo spiega Costanza de Toma.

Redouane Niraoui: «Nel mio quartiere o facevi il calciatore o facevi l’attore. Ho scelto di fare l’attore»

«Ho tre figli, cerco di fargli capire che questa è la loro terra, il Marocco quella del loro padre e del nonno. Non possono fermarsi alla nostra storia». Redouane Niraoui, 46 anni, italomarocchino nato a Casablanca, è impiegato postale e attore teatrale a Torino, dove tiene corsi anche per bambini. Di Marco Lussemburgo.